Da uno dei più antichi vitigni del mondo, il Moscato Bianco, nasce il nostro Passito di Noto. Il passito è un vino antichissimo che diviene attuale con un moderno sistema di appassimento. Profumi esplosivi di frutta esotica, di gelsomino, di agrumi canditi, è al tempo stesso complesso ma facile da amare. Il compagno ideale della grande tradizione siciliana di dolci e gelati.

Territori e Tenute


Passito di Noto
Noto D.O.C.
100% Moscato Bianco
2017 | James Suckling | 88 |
Wine Advocate Robert Parker | 88 | |
2016 | Wine Enthusiast | 91 |
Wine Spectator | 90 | |
2014 | Wine Advocate Robert Parker | 93 |
2013 | 5 Star Wines Vinitaly 2016 | 90 |
Wine Advocate Robert Parker | 90 | |
James Suckling | 88 | |
Vini Buoni d'Italia | 4 Stelle | |
2012 | Wine Advocate Robert Parker | 91 |
I vini di Veronelli | Super Tre Stelle | |
2011 | Falstaff | 92 |
Wein-Plus.eu | 91 | |
I vini di Veronelli | Tre stelle rosse (91 pt) | |
Muscats du Monde | Bronze | |
2010 | I vini di Veronelli | Super Tre Stelle |
Vinous | 93 | |
Wine Enthusiast | 92 | |
Wine Spectator | 91 | |
2009 | Falstaff | 92 |
Vinous | 90 | |
2008 | Falstaff | 92 |
Wine Enthusiast | 92 | |
Wine Spectator | 89 | |
Wine Advocate Robert Parker | 88 | |
Vinous | 88 | |
Decanter World Wine Awards | Bronze | |
2007 | Wine Enthusiast | 92 |
Wine Advocate Robert Parker | 88 | |
Vinous | 88 | |
Decanter World Wine Awards | Silver | |
2006 | Wine Enthusiast | 92 |
Falstaff | 90 | |
2005 | Decanter World Wine Awards | Gold |
D'agata & Comparini | Best 100 | |
2004 | Wine Spectator | 93 |
Vinous | 93 | |
Falstaff | 92 | |
Wine Enthusiast | 91 | |
Decanter | Silver |
Altimetria
40
Sopra il livello del mare

Clima
21°Temperatura media

Sistema di allevamento
Guyot
Densità di impianto
5.000 piante per ettaro
Adesso
8.33°C
Cloudiness | 14% |
---|---|
Umidità | 89% |
Vento | 1.56mh ↙ |

- 2003
- 2004
- 2005
- 2006
- 2007
- 2008
- 2009
- 2010
- 2011
- 2012
- 2013
- 2014
- 2016
- 2017
-
Qualche pioggia più del solito ha rinfrescato parte della vendemmia, i bianchi con tanto frutto e struttura.
-
Inverno e primavera freddi e piovosi hanno preparato alla perfezione le vigne alla vendemmia, iniziata con circa 15 giorni di ritardo e con clima fresco e temperato. I bianchi molto freschi.
-
Piogge invernali e primaverili molto abbondanti hanno preparato perfettamente i vigneti alla maturazione estiva e autunnale. Le temperature straordinariamente fresche e temperate di luglio, agosto e settembre hanno fatto il resto, con uve arrivate in cantina in condizioni perfette.
-
Un tardo Autunno piovoso e temperature invernali fredde ma non rigide hanno posto solide basi per la bella vendemmia 2006. Le vigne sono andate in riposo con i terreni ben saturi d'acqua. Dopo un inverno piovoso, la primavera è stata particolarmente fresca e asciutta. Un'estate mite ha permesso una maturazione ottimale delle uve sia bianche che rosse. Per quanto attiene alla qualità delle uve, la vendemmia 2006 è stata eccellente. Le uve perfettamente sane, la quantità generalmente in calo del 10 %, con punte del 20 % per Merlot, Nero d'Avola e Frappato. Possiamo descrivere questa vendemmia come luminosa e solare. Tutte le varietà eliofile - Syrah, Nero d'Avola - sono di una ricchezza estrattiva straordinaria . I bianchi sono ricchi, grassi, definiti e varietali.
-
C'eravamo salutati con un autunno 2006 chiuso con delle buone piogge ottobrine che avevano ben preparato la vite al riposo autunnale ed invernale. E' seguito un inverno relativamente mite, caratterizzato da temperature mai troppo basse e piovosità inferiore alla media. Un andamento climatico in linea con quanto avveniva nel resto d'Italia, con la differenza che nella nostra regione gli inverni miti sono la norma. A questo inverno che ci aveva fatto temere per le riserve idriche estive - è seguita una primavera insolitamente ricca di precipitazioni, con abbondanti eventi piovosi che hanno interessato tutta la nostra regione sino all'inizio di maggio. Ecco perchè in Sicilia non vi erano per nulla i presupposti per una vendemmia anticipata, addirittura sino a metà luglio si pensava ad una vendemmia in ritardo. Da luglio in poi, i momenti più importanti per la definizione della qualità , il clima è stato particolarmente propizio. Dopo un paio di brevi ma intense ondate di caldo il tempo si è messo al bello, le temperature si sono stabilizzate e una persistente alta pressione ci ha regalato una vendemmia priva di pioggia e con maturazioni straordinarie. Per chi ama i confronti, a nostro avviso le annate recenti più assimilabili al 2007 sono, in Sicilia, il 1997 e il 2001.
-
La vendemmia 2008 si è conclusa il 4 ottobre. Nel tardo autunno e nel periodo invernale del 2008 si sono avute piogge leggermente al di sotto dello standard e temperature nella media stagionale. La primavera ha evidenziato piogge leggere mai abbondanti; l'ultima, alla fine di aprile, è stata decisiva per la qualità . Le uve hanno beneficiato di un clima fresco ed asciutto che le accompagnate sino alla vendemmia, senza eccessi di calore e temperature ideali per le maturazioni. Le uve sono quindi sane e non hanno avuto bisogno di interventi di difesa fitosanitaria. Il risultato è una vendemmia superba, con punte di eccellenza assoluta per le varietà autoctone. I bianchi - grazie alla mancanza di eccessi termici - sono pieni e bilanciati e aromatici al punto giusto. Eccellente in particolare il grecanico, ma non sono da meno le varietà precoci di importazione quali chardonnay e viogner. Il fiano è infine alle sue massime punte di qualità , con una vendemmia paragonabile a quella del 2001.
-
L'andamento stagionale ha registrato un autunno ed un inverno freddo e poco piovoso, mentre il periodo primaverile è stato caratterizzato da piogge abbondanti anche nel periodo pre-estivo. La vigna ha affrontato l'estate e le maturazioni in perfetto stato di salute. La media delle temperature estive è stata eccellente: piacevolmente fresca, regolare, senza picchi di caldo, mai sopra la media stagionale. Bilanciato l'irraggiamento solare. La vendemmia è iniziata con un ritardo di circa 10-14 giorni (il 17 agosto). Le temperature sono aumentate sensibilmente dopo il 20 agosto, mantenendo però il buon livello di umidità ed evitando la disidratazione e la concentrazione del frutto. La raccolta del grecanico si è conclusa gli ultimi giorni di settembre.
-
L'andamento climatico che ha caratterizzato la vendemmia 2010 è stato particolarmente favorevole. L'autunno del 2009 era terminato con piogge abbondanti, ideali per mandare in riposo la vigna. L'inverno ha avuto temperature nella norma e piogge non troppo abbondanti. Anche la primavera è stata nella norma, con piogge nella parte finale. L'estate è iniziata con temperature molto fresche sino alla metà di agosto; in seguito la temperature è aumentata completando alla perfezione la maturazione. Intorno al 20 settembre, una pioggia ha aiutato anche la vendemmia a Vittoria. Sull'Etna invece l'estate è iniziata siccitosa ma le piogge di fine settembre sono state propizie ed hanno prolungato i tempi di vendemmia sino al 21 ottobre. 2010 una vendemmia da 10? Presto per dirlo ma sicuramente una super vendemmia.
-
Gli indicatori climatici del 2011 ci raccontano di un’annata globalmente caratterizzata da un inverno classico, con piovosità inferiore alla media, che ci avevano in parte allarmato dopo diversi anni di inverni piovosi. La primavera, invece, ha ribaltato la situazione portando piogge abbondanti, anche tardive, che hanno preparato al meglio la vigna. L’estate è avanzata calda ma senza eccessi e le uve hanno completato al meglio la maturazione.
-
Noto e Vittoria. vendemmia da ricordare per il Nero d’Avola. Struttura, equilibrio, colori brillanti e naso esuberante accompagnato da gradazioni alcoliche assolutamente in equilibrio. Quindi di entrambe le aziende siamo più che contenti e ci aspettiamo quindi delle versioni di Cerasuolo e Santa Cecilia uniche. Le ragioni della superiore qualità sono da ricondurre al settembre asciutto e fresco ideale, condizione ideale per il Nero d’Avola. Il Moscato di Noto è attualmente in fermentazione. Il giudizio finale sulla vendemmia 2012 è più che positivo con punte di eccellenza a Vittoria e Noto e a Menfi e Sambuca per i rossi.
-
L’inverno a Noto è stato molto asciutto e anche la primavera ha dato pochissima acqua. Per questo dei Nero d’Avola abbiamo preferito diradarli poco più del previsto. Alla fine la vendemmia è stata molto fresca e ci ha dato un Nero d’Avola pieno, denso e non troppo alcolico. Il Moscato è aromatico e varietale.
-
Una buona vendemmia specialmente per il Moscato di Noto e i motivi sono facilmente leggibili. Un’annata complessivamente con poche precipitazioni in inverno e in primavera, come ormai ci abitua il Sud estremo della Sicilia, ma con una serie continua di mesi decisamente più freschi del solito e quindi ideali per il moscato e di aiuto anche al nero d'Avola. Anche a Noto nel 2014 i tre mesi decisivi per la qualità risultano tra i più luminosi della serie in analisi.
-
Annata super nel sud est. Vendemmia straordinaria a Vittoria per profumi, colori (che non sono il forte di questa zona) ed equilibrio, grazie all'andamento climatico nelle nostre zone marine. Molto bene anche a Noto, dove pure primeggia il Nero d’Avola e ci aspettiamo un’annata importante di Santa Cecilia. Meno esplosivo il Moscato.
-
Anche qui annata più povera di piogge che calda. In realtà è stata calda nella norma, cosa che ha inciso di più sulla quantità. Così i vini ottenuti sono ricchi e intensi. Cruciale come a Vittoria è stata la gestione delle irrigazioni. Il calo produttivo è tutto da imputare alle poche piogge ed ad una maturazione lenta che ha inciso sul peso dell’uva. In compenso abbondano struttura e colore nei rossi. Il Moscato di Noto, vendemmiato in buon anticipo, ha conservato le sue peculiari caratteristiche di aromaticità.

Epoca di vendemmia
25
agosto

Vinificazione
Le uve vengono vendemmiate, ben mature a fine agosto, e successivamente appassite in fruttaia, poste in casse da 5 kg in ambiente ventilato a 23 °C; quando hanno perso la metà del loro peso, circa 40 giorni dopo, le uve vengono pigiate ed il mosto così ottenuto, particolarmente ricco di zuccheri, fermenta lentamente a 18°C per più di un mese in vasche d’acciaio, dove vi sosta fino all’imbottigliamento


Gradazione alcolica
12,5%vol.

Capacità di invecchiamento
Lunga, come tutti i vini dolci, il tempo lavora per lui