Dalla nostra cantina di Feudo di Mezzo, ubicata nel cuore della viticoltura Etnea, nasce questo vino. Da uve Carricante parzialmente fermentate in barriques, alla ricerca di una espressione attuale di questo nobile vitigno coltivato nello splendido ed unico terroir del’Etna.

Territori e Tenute


Etna Bianco
Etna D.O.C.
100% Carricante
2016 | James Suckling | 93 |
Wine Enthusiast | 92 | |
Vinous | 89 | |
Gambero Rosso | Tre Bicchieri | |
2015 | James Suckling | 92 |
Decanter World Wine Awards | 87 | |
Wine Spectator | 89 | |
Falstaff | 90 | |
Vini Buoni d'Italia | 4 stelle | |
2014 | James Suckling | 91 |
Vinous | 91 | |
Wine Advocate Robert Parker | 90 | |
Decanter World Wine Awards | Silver (90 pt.) | |
Sommelier Wine Award | Silver | |
Wine Spectator | 88 | |
Jancis Robinson | 16,5 | |
2013 | Wine Enthusiast | 92 |
James Suckling | 90 | |
Wine Spectator | 89 | |
2012 | Decanter World Wine Awards | Silver |
2010 | Jancis Robinson | 16,5 |
Altimetria
690/720
Sopra il livello del mare
Clima
21°Temperatura media
Sistema di allevamento
Guyot,
Densità di impianto
5.000 piante per ettaro
Adesso
15°C
Cloudiness | 20% |
---|---|
Umidità | 93% |
Vento | 2.6mh ↗ |
- 2012
- 2013
- 2014
- 2015
- 2016
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La vendemmia si è conclusa il 12 ottobre in anticipo rispetto al consueto. In generale: le uve sono straordinariamente sane, ciò dovuto alla mancanza di precipitazioni a ridosso della raccolta; la quantità aumenta di un 10 % rispetto alla vendemmia 2011 che ricordiamo particolarmente povera e quindi al di sotto del 5% rispetto alla media. Qualità straordinaria a Noto e Vittoria, ottima per i rossi a Menfi e Sambuca e nella media per i bianchi. Sull'Etna, nella nuova cantina Feudo di Mezzo, la vendemmia si è appena conclusa, le vasche sono in fermentazione, quindi è un presto per giudicare. Indubbiamente, questa annata l’abituale eleganza dei vini del vulcano lascerà spazio alla potenza alcolica e tannica. Tuttavia sembrano vini che in questa vendemmia hanno spostato il loro equilibrio un poco più verso l'alto. Uve sane e perfettamente integre, ciò è sicuramente importante, per una vendemmia di montagna che per natura tende verso la stagione piovosa.
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Sull’Etna la vendemmia ha premiato la pazienza di chi ha aspettato. Dopo un mese di settembre freddo e umido è sopraggiunta una seconda meta di ottobre soleggiata e splendida che ha spazzato via le paure e regalato un’annata tutta da scoprire. Difficile immaginare due vendemmie tanto diverse come la 2012 e la 2013. Dopo i vini caldi dell’anno scorso, quest’anno si è ritornati - forse - ad una annata più “stile Etna”. Estate lunga e asciutta, ma non calda, perfetta. Tuttavia ci volevano le piogge di settembre; e le piogge sono arrivate e sembrava anche non finissero più!. Abbiamo aspettato con pazienza, poi il miracolo: dal 15 ottobre una specie di Indian Summer ha cambiato il clima e ribaltato l’annata. Sull’Etna vendemmiare tardi è fondamentale per la qualità dei rossi. Ci sembra prematuro dirlo ma ci sembrano che siano minerali i bianchi e varietale il Nerello.
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Dopo una prima analisi, le differenze con i dati dell'ultima decina appaiono meno evidenti rispetto alle altre zone. In generale sull'Etna registriamo un’annata molto consistente, migliore per i bianchi che per i rossi, con vini ricchi e complessi. I dati meteo da evidenziare sono soprattutto un’estate asciutta che ci aveva fatto temere sino all'arrivo di piogge decisive a settembre. La vera differenza l'ha fatta, nel corso dell'anno, l'evapotraspirazione che registra i valori più alti del periodo, superata solo dal 2012, e anche qui da un periodo di luce importante nel mese di settembre. Quindi un’annata molto lineare, senza scossoni dal punto di vista meteo, ideale per maturazioni perfette per i bianchi e funzionale per i rossi.
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Dopo una prima analisi, le differenze con i dati dell'ultima decina appaiono meno evidenti rispetto alle altre zone. In generale sull'Etna registriamo un’annata molto consistente, migliore per i bianchi che per i rossi, con vini ricchi e complessi. I dati meteo da evidenziare sono soprattutto un’estate asciutta che ci aveva fatto temere sino all'arrivo di piogge decisive a settembre. La vera differenza l'ha fatta, nel corso dell'anno, l'evapotraspirazione che registra i valori più alti del periodo, superata solo dal 2012, e anche qui da un periodo di luce importante nel mese di settembre. Quindi un’annata molto lineare, senza scossoni dal punto di vista meteo, ideale per maturazioni perfette per i bianchi e funzionale per i rossi.
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Sull’Etna, come dicevamo, la vendemmia 2016 è sicuramente la nostra migliore in assoluto, da quando nel 2009 abbiamo cominciato a lavorare sul vulcano. Lo è senza dubbio per i bianchi e lo è per la nostra concezione dei vini rossi. Le ragioni sono di facile lettura osservando i dati metereologici: l’estate è stata fresca e cadenzata da giuste piogge, con un tempismo davvero molto fortunato. Questo ci ha fatto arrivare a fine settembre in una situazione idilliaca per l’equilibrio vegeto-produttivo e la sanità delle uve. La vendemmia, grazie alla mancanza di stress estivo, è iniziata con uve spettacolari e una precocità di circa 8 giorni, permettendoci di anticipare la fine della vendemmia, evitando le piogge della seconda metà di ottobre. I risultati sono un Carricante aromatico e fresco e un Nerello Mascalese di grande qualità, senza gli eccessi di alcol che in certe annate lo caratterizzano, con colori brillanti e fittezza tannica.
Epoca di vendemmia
5
ottobre
Vinificazione
Le uve, raccolte in cassa, vengono subito refrigerate ad 8 °C; selezionate a mano e inviate ad una leggera pigiadiraspatura e a pressatura soffice; il mosto decantato viene travasato e fermenta a 15 °C, in acciaio inox e 15% del mosto in tonneaux; il vino così ottenuto rimane sino a febbraio sulle fecce fini con continue agitazioni

Gradazione alcolica
13,5%vol.
Capacità di invecchiamento
Da 5 a 7 anni.