La storia dell’Etna è costellata da storiche eruzioni che ne hanno plasmato la forma. Leggendaria quella del 1614, durata 10 anni, la più lunga di tutti tempi, arrestatasi proprio al confine dei vigneti di Sciaranuova. Un nome fortemente evocativo per il nostro Cru dell’Etna a base di Nerello Mascalese. Terre nere in altitudine conferiscono uno stile elegante, fine ed equilibrato.

Territori e Tenute


Eruzione 1614 Nerello Mascalese
Sicilia D.O.C.
91% Nerello Mascalese, 9% Nerello Cappuccio
2017 | Jansis Robinson | 17+ |
2016 | James Suckling | 92 |
Wine Enthusiast | 92 | |
Wine Spectator | 91 | |
Wine Spectator | 91 | |
2014 | James Suckling | 93 |
Jancis Robinson | 17,5 | |
Vini Buoni d'Italia | 4 stelle | |
2013 | James Suckling | 93 |
Wine Spectator | 89 | |
Vinous | 89 | |
Jancis Robinson | 17,5 | |
Radici del Sud |
Primo classificato Giuria Buyer - Gruppo Misto vini Rossi del sud |
|
2012 | Wine Advocate Robert Parker | 93 |
Wine Enthusiast | 92 | |
Wine Spectator | 89 | |
Decanter World Wine Awards | Bronze | |
Jancis Robinson |
17+ |
|
2011 | James Suckling | 92 |
Falstaff | 92 | |
Jancis Robinson | 17+ | |
I vini di Veronelli | Grande Esordio | |
2010 | Wine Enthusiast | 91 |
Altimetria
510/850
Sopra il livello del mare

Clima
21°Temperatura media

Sistema di allevamento
Cordone speronato e alberello
Densità di impianto
5.000/10.000 piante per ettaro
Adesso
13.09°C
Cloudiness | 12% |
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Umidità | 72% |
Vento | 2.1mh ↗ |

- 2010
- 2011
- 2012
- 2013
- 2014
- 2016
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L'andamento climatico che ha caratterizzato la vendemmia 2010 è stato particolarmente favorevole. L'autunno del 2009 era terminato con piogge abbondanti, ideali per mandare in riposo la vigna. L'inverno ha avuto temperature nella norma e piogge non troppo abbondanti. Anche la primavera è stata nella norma, con piogge nella parte finale. L'estate è iniziata con temperature molto fresche sino alla metà di agosto; in seguito la temperature è aumentata completando alla perfezione la maturazione. Intorno al 20 settembre, una pioggia ha aiutato anche la vendemmia a Vittoria. Sull'Etna invece l'estate è iniziata siccitosa ma le piogge di fine settembre sono state propizie ed hanno prolungato i tempi di vendemmia sino al 21 ottobre. 2010 una vendemmia da 10? Presto per dirlo ma sicuramente una super vendemmia.
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L'annata 2010-2011 è caratterizzata da un inverno classico con piovosità inferiore alla media. La primavera, invece, ha ribaltato la situazione portando piogge abbondanti, anche tardive, che hanno preparato al meglio la vigna. L’estate è avanzata calda ma senza eccessi e le uve hanno completato al meglio la maturazione. Le uve. La vendemmia 2011 ha dato uve perfettamente sane ed una produzione in deciso calo. Si registra una diminuzione del 15% nella quantità, con precisione a un numero e ad una dimensione minore del grappolo, dunque ad un peso complessivo minore. Tuttavia ciò ha comportato che la qualità del raccolto fosse straordinaria, in modo particolare dei rossi che hanno giovato di un naturale, e quindi perfetto, diradamento. Le temperature sono rimaste nella media, e ciò che è più importante, senza picchi di caldo. Settembre ed ottobre sono stati miti, qualche pioggia finale ha completato alla perfezione la della vendemmia. Menfi e Sambuca: la vendemmia è iniziata in leggero anticipo rispetto alle ultime cinque. Annotiamo un calo produttivo significativo nei bianchi, ma una qualità ottima, soprattutto nel Grecanico.
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La vendemmia si è conclusa il 12 ottobre in anticipo rispetto al consueto. In generale: le uve sono straordinariamente sane, ciò dovuto alla mancanza di precipitazioni a ridosso della raccolta; la quantità aumenta di un 10 % rispetto alla vendemmia 2011 che ricordiamo particolarmente povera e quindi al di sotto del 5% rispetto alla media. Qualità straordinaria a Noto e Vittoria, ottima per i rossi a Menfi e Sambuca e nella media per i bianchi. E’ presto per giudicare le uve dell’Etna ma possiamo dire che sono molto più sane ed integre del comune con gradazioni superiori alla media della zona. Etna e Milazzo: primi grappoli a Milazzo e primi profumi di Nocera. Il raccolto sembra avere un potenziale straordinario, saremo in grado di capirne di più l’anno prossimo. Sull'Etna, nella nuova cantina Feudo di Mezzo, la vendemmia si è appena conclusa, le vasche sono in fermentazione, quindi è un presto per giudicare. Indubbiamente, questa annata l’abituale eleganza dei vini del vulcano lascerà spazio alla potenza alcolica e tannica. Tuttavia sembrano vini che in questa vendemmia hanno spostato il loro equilibrio un poco più verso l'alto. Uve sane e perfettamente integre, ciò è sicuramente importante, per una vendemmia di montagna che per natura tende verso la stagione piovosa.
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Difficile immaginare due vendemmie tanto diverse come la 2012 e la 2013. Dopo i vini caldi dell’anno scorso, quest’anno si è ritornati - forse - ad una annata più “stile Etna”. Estate lunga e asciutta, ma non calda, perfetta. Tuttavia ci volevano le piogge di settembre; e le piogge sono arrivate e sembrava anche non finissero più!. Abbiamo aspettato con pazienza, poi il miracolo: dal 15 ottobre una specie di Indian Summer ha cambiato il clima e ribaltato l’annata. Sull’Etna vendemmiare tardi è fondamentale per la qualità dei rossi. Ci sembra prematuro dirlo ma ci sembrano che siano minerali i bianchi e varietale il Nerello.
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Dopo una prima analisi, le differenze con i dati dell'ultima decina appaiono meno evidenti rispetto alle altre zone. In generale sull'Etna registriamo un’annata molto consistente, migliore per i bianchi che per i rossi, con vini ricchi e complessi. I dati meteo da evidenziare sono soprattutto un’estate asciutta che ci aveva fatto temere sino all'arrivo di piogge decisive a settembre. La vera differenza l'ha fatta, nel corso dell'anno, l'evapotraspirazione che registra i valori più alti del periodo, superata solo dal 2012, e anche qui da un periodo di luce importante nel mese di settembre. Quindi un’annata molto lineare, senza scossoni dal punto di vista meteo, ideale per maturazioni perfette per i bianchi e funzionale per i rossi.
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Sull’Etna, come dicevamo, la vendemmia 2016 è sicuramente la nostra migliore in assoluto, da quando nel 2009 abbiamo cominciato a lavorare sul vulcano. Lo è senza dubbio per i bianchi e lo è per la nostra concezione dei vini rossi. Le ragioni sono di facile lettura osservando i dati metereologici: l’estate è stata fresca e cadenzata da giuste piogge, con un tempismo davvero molto fortunato. Questo ci ha fatto arrivare a fine settembre in una situazione idilliaca per l’equilibrio vegeto-produttivo e la sanità delle uve. La vendemmia, grazie alla mancanza di stress estivo, è iniziata con uve spettacolari e una precocità di circa 8 giorni, permettendoci di anticipare la fine della vendemmia, evitando le piogge della seconda metà di ottobre. I risultati sono un Carricante aromatico e fresco e un Nerello Mascalese di grande qualità, senza gli eccessi di alcol che in certe annate lo caratterizzano, con colori brillanti e fittezza tannica.

Epoca di vendemmia
20
ottobre

Vinificazione
Le uve, raccolte in cassa, vengono subito refrigerate a 10 °C di temperatura, poi selezionate a mano; dopo pigiadiraspatura, fermentano a 25 °C in vasche di acciaio; rimangono sulle bucce per 21 giorni, con brevi rimontaggi; vengono svinate in modo soffice con la pressa verticale; segue fermentazione malolattica in acciaio; il vino così ottenuto affina in botti di rovere per 12 mesi


Gradazione alcolica
14%vol.

Capacità di invecchiamento
Da 7 a 10 anni