#VIS9, Giorno 8

Viaggio in Sicilia #9 giorno 8, raccontato con le foto di Matteo Buonomo e le parole di Chiara Barzini:

È calata la tristezza e non c’è niente che possiamo fare per mandarla via. Il tempo sta cambiando, i più coraggiosi fanno un ultimo bagno al mare. Fa freddo e mentre torniamo a Palermo sentiamo che le lancette dell’orologio sono imperterrite. Se abbiamo qualche ultima cosa da esprimere, il momento è adesso! Tutti si precipitano a scambiarsi indirizzi, a promettere incontri imminenti. Lungo la strada, Alessio, il fratello di Vito, ci racconta la storia inquietante di quando ha saputo dell’assassinio di Falcone. Era in autostrada a Palermo e improvvisamente il traffico si era fermato. Dopo ore fermo in macchina, le auto hanno cominciato a fare retromarcia. Solo quando riuscì ad arrivare a casa di un amico per telefonare scoprì perché tutto si era fermato. Alessio ci racconta anche di quando con gli amici saltava le lezioni dell’università per andare a vedere il maxiprocesso. C’era un altro tipo di cultura giovanile che fioriva in Sicilia tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90. A Palermo visitiamo il Palazzo della Zisa (l-ʿAzīza, che significa “la splendida”), arte e architettura normanna con decorazioni e ingegneria di origine araba. Il palazzo fu costruito fuori dalle mura della città vecchia da abili operai musulmani. Nella sala della Fontana ammiriamo affreschi di personaggi mitologici, che sono lì per custodire un presunto tesoro nascosto nel castello. Vito ci porta in un ottimo ristorante, brindiamo e ci guardiamo tutti negli occhi con un velo di malinconia. Alcuni di noi si lasciano prendere da ondate sentimentali, ma nel pianeta Vito Planeta il romanticismo eccessivo non è consentito, anche se in fondo so che gli mancheremo. Di notte scriviamo nella nostra chat di gruppo, ci diamo appuntamento per una colazione a luglio 2022, fissiamo la data per la mostra. Qualcosa di bello a cui aspirare. Grazie Planeta Winery per il viaggio di una vita e per averci ricordato come è prezioso e sorprendente incrociare percorsi, culture, mondi, tempeste.

“Coppe di stelle nel cerchio del sole” sono i versi del poeta arabo Ibn Al-Qattâ che guidano quest’anno la nostra residenza nomade per artisti, curata da Valentina Bruschi.
Gli artisti protagonisti sono Bea Bonafini, Gili Lavy, Emiliano Maggi, Diego Miguel Mirabella, accompagnati dal fotografo Matteo Buonomo e dalla scrittrice Chiara Barzini.