settembre
21
2017

VIS #7, per il finissage anche un talk sul “Viaggio nel mito”. 29 settembre h 17

Inaugurata lo scorso 30 giugno, la mostra Viaggio in Sicilia. Mappe e miti del Mediterraneo, progetto di Planeta per l’Arte e il Territorio, a cura di Valentina Bruschi, sarà prorogata fino a domenica 1 ottobre 2017, dopo uno straordinario successo di pubblico che ha raggiunto le oltre 13.000 visite nel periodo estivo.

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Inaugurata lo scorso 30 giugno, la mostra Viaggio in Sicilia. Mappe e miti del Mediterraneo, progetto di Planeta per l’Arte e il Territorio, a cura di Valentina Bruschi, sarà prorogata fino a domenica 1 ottobre 2017, dopo uno straordinario successo di pubblico che ha raggiunto le oltre 13.000 visite nel periodo estivo.

La grande affluenza ha confermato l’interesse e il gradimento da parte di visitatori nazionali e internazionali per questo luogo speciale. Con questo progetto, frutto della collaborazione tra un’istituzione pubblica e un’azienda privata, il Museo Salinas ha voluto stimolare i visitatori a guardare le opere d’arte antica attraverso lo sguardo degli artisti contemporanei. Questo è un modo per ridurre la percezione erronea di un distacco tra l’arte del passato e quella del presente e per favorire un avvicinamento del pubblico al tema del dialogo tra arti diverse per epoca e per tipologia. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di prorogare la mostra fino al 1 ottobre 2017, concludendo con un pomeriggio di studi dedicato al ‘Viaggio nel mito’ e alcune esibizioni di artisti”, dichiara Francesca Spatafora, direttrice del Museo Salinas.

 

Infatti, venerdì 29 settembre 2017, dalle ore 17.00, archeologi, filologi, storici  e alcuni artisti presenti in mostra  chiuderanno tre mesi di esposizione al Museo Salinas con un talk sul “Viaggio nel mito”, tra i temi più affascinanti della storia dell’arte che si è spesso rapportata con la rappresentazione del mito, dall’antichità fino ai giorni nostri. L’attrice Paola Pace introdurrà il pomeriggio con delle letture poetiche sul tema del viaggio e l’artista egiziana Malak Helmy, chiuderà la giornata con la performance dal vivo dal titolo Dalida/Coyote/Alcibiades, accompagnata dalla chitarra elettrica suonata dalla scrittrice Janine Armin, di base ad Amsterdam. Si tratta di una canzone d’amore sul Mediterraneo, scritta nello stile di una poesia epica divisa in tre sezioni: la prima è incentrata sulla figura della cantante e attrice Dalida, nata e cresciuta al Cairo da una famiglia italiana, metafora di un progetto Mediterraneo fallito; la seconda ruota intorno allo sciacallo, animale/personaggio leggendario presente in diverse mitologie e capace di collegare il mondo dei vivi e dei morti; infine, Alcibiade, uomo politico e generale ateniese (V sec. a. C.), una delle figure più importanti della guerra del Peloponneso e presente in due dialoghi attribuiti a Platone, in uno dei quali s’interroga sull’amore non corrisposto.

 

Realizzata in occasione della settima edizione di Viaggio in Sicilia, la mostra è il risultato delle suggestioni nate dalla residenza itinerante d’artista, che si è svolta a settembre 2016 durante il periodo della vendemmia, e dell’incursione degli artisti nella collezione del Museo Salinas. Tra i più importanti siti espositivi archeologici d’Europa, il museo accoglie per la prima volta l’arte contemporanea e consolida la sua attuale vocazione di apertura verso linguaggi sempre più orientati al presente per riscoprire con occhi diversi l’arte del passato.

Sei artisti, tre italiani e tre di altri paesi, ma della stessa generazione, hanno viaggiato attraverso il territorio siciliano confrontandosi con luoghi, persone e storie di una delle regioni italiane più ricche in assoluto di miti e leggende. Paesaggio e simbologie hanno acceso il loro immaginario collettivo che si è tradotto in lavori appositamente pensati per gli spazi del museo, dalla scultura al disegno, dalla fotografia al video, in dialogo con i reperti del Museo Salinas. Un itinerario di opere d’arte contemporanea affiancherà il nuovo percorso espositivo del museo che si sviluppa attorno ai due chiostri seicenteschi e comprende le celle della corsia settentrionale del Chiostro Maggiore dell’ex Complesso degli Oratoriani all’Olivella.

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