giugno
28
2017

VIAGGIO IN SICILIA #7. Gli artisti raccontano

VIAGGIO IN SICILIA Mappe e miti del Mediterraneo a cura di Valentina Bruschi Museo Archeologico Regionale Antonino Salinas, Palermo Inaugurazione: venerdì 30 giugno 2017, ore 18.00 Apertura al pubblico: 1 luglio – 10 settembre 2017 Come possono dialogare tra loro due temi come mappe e miti? Il mito in Sicilia è una sottotraccia costante, utilizzata […]

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VIAGGIO IN SICILIA
Mappe e miti del Mediterraneo

a cura di Valentina Bruschi

Museo Archeologico Regionale Antonino Salinas, Palermo
Inaugurazione: venerdì 30 giugno 2017, ore 18.00
Apertura al pubblico: 1 luglio – 10 settembre 2017

Come possono dialogare tra loro due temi come mappe e miti? Il mito in Sicilia è una sottotraccia costante, utilizzata fin dall’antichità per spiegare i maestosi fenomeni naturali, dal mare – che circonda tutta l’Isola a tre punte, la cui forma triangolare ha alimentato leggende – ai vulcani perennemente attivi, dall’Etna allo Stromboli. Le mappe hanno una tradizione antica, perfezionata con i geografi arabi. In una linea di continuità che parte dalla maestosità dei templi greci, che dovevano essere ben evidenti e imponenti per chi arrivava da lontano, fino alle chiese-fortezze dei Normanni, ai castelli di Federico II, la geografia di queste zone dissemina il territorio siciliano di significati simbolici, luoghi di protezione e identificazione. Nell’arte contemporanea le mappe sono diventate una vera e propria espressione artistica, a cominciare dagli anni Sessanta, da quelle degli Stati Uniti di Jasper Johns a quelle globali di Alighiero Boetti. Per questi artisti, scala e precisione non hanno importanza e l’intera mappa diventa opera d’arte, dove i lavori rappresentano luoghi riconoscibili anche se non rappresentati con esattezza geografica.

Marianna Christofides (Nicosia, 1980) presenta due film in relazione all’archeologia e alla mitologia, mettendo in discussione punti di vista storici diversi. L’artista ha anche ideato un opera-testo site-specific sul tema del mito e del suo uso nella contemporanea ricerca accademica e scientifica.

Gabriella Ciancimino (Palermo, 1978) ha elaborato una mappa durante il viaggio, arricchita in seguito con nuovi elementi che fanno riferimento ad alcune delle carte geografiche contenute all’interno dei volumi antichi della preziosa biblioteca del Museo Salinas, una delle più importanti raccolte librarie della Sicilia. La Ciancimino presenta anche due sculture che fanno riferimento alla forma della barca, antico simbolo del viaggio e della migrazione di uomini e piante.

Malak Helmy (Alessandria d’Egitto, 1982) presenta una serie di sculture e ha realizzato un’installazione sonora – con musica e parole – nello spazio del grande giardino dell’Atrio Maggiore, sotto i cui portici e colonnati un tempo i membri della congregazione religiosa potevano passeggiare e meditare in tranquillità.

Andrew Mania (Bristol, 1974), affascinato dalla perfezione della statuaria classica, ha rielaborato alcune immagini in opere su carta e collage.

Pietro Ruffo (Roma, 1978) ha realizzato una grande mappa e un mappamondo di carta in riferimento alla ricchezza linguistica del Mediterraneo, così come si presenta nelle diverse culture rappresentate dai reperti esposti nella sala delle Epigrafi del museo.

Luca Trevisani (Verona, 1979) presenta una nuova serie delle sue Notes for dried and living bodies e un lavoro sul calco, custodito al museo, delle celebri incisioni rupestri delle Grotte dell’Addaura che risalgono a circa 12.000 anni fa e che, per motivi di sicurezza, sono chiuse al pubblico. In una delle sale del museo, in relazione alle mappe realizzate dagli artisti, verrà esposto un volume raro, risalente al XVII secolo, con antiche cartografie proveniente dalla biblioteca del museo, che raccoglie circa 25.000 libri originali.

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