giugno
28
2019

L’opera di Claire Fontaine dedicata a Ettore Majorana, da Planeta sull’Etna

Venerdì 28 giugno 2019, alle ore 19.00, Planeta presenta l’opera permanente di Claire Fontaine ideata appositamente per gli spazi della tenuta Sciaranuova a Passopisciaro sull’Etna, in occasione di Viaggio in Sicilia, progetto di Planeta – Cultura per il Territorio, giunto all’ottava edizione e a cura di Valentina Bruschi. La sua opera site-specific, dal titolo Ettore […]

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Venerdì 28 giugno 2019, alle ore 19.00, Planeta presenta l’opera permanente di Claire Fontaine ideata appositamente per gli spazi della tenuta Sciaranuova a Passopisciaro sull’Etna, in occasione di Viaggio in Sicilia, progetto di Planeta – Cultura per il Territorio, giunto all’ottava edizione e a cura di Valentina Bruschi.

La sua opera site-specific, dal titolo Ettore Majorana, è un’installazione luminosa lunga 20 metri, e prende il nome dall’illustre fisico scomparso nel 1938, che era solito trascorrere le sue estati da ragazzo nelle proprietà di famiglia, vicino Sciaranuova. Il materiale scelto da Claire Fontaine per l’opera appartiene alla tradizione dell’arte concettuale ed è caratteristico della sua ricerca artistica basata sulla citazione: la luce e la scrittura consentono “l’illuminazione”, la prima fisicamente e la seconda in un’accezione estetica e teorica. Per l’installazione, Claire Fontaine ha scelto uno degli edifici della tenuta di Sciaranuova, affacciato sulla valle dell’Alcantara, dove ha riprodotto in lettere luminose al neon la frase di Leonardo Sciascia, ellittica del soggetto, un anonimo ritratto del fisico scomparso: “si divertiva a versar per terra e disperdere l’acqua della scienza sotto gli occhi di coloro che ne erano assetati”. 

Ponendosi «in un rapporto poetico con il paesaggio verde e fertile e usando la metafora de “l’acqua della scienza”, l’opera illumina l’azienda vinicola di una nuova luce e indica la sete come un nome altro del desiderio e della curiosità». La frase si presta a molteplici letture e può anche essere compresa come una descrizione del modo in cui agisce l’arte concettuale in generale, e la pratica artistica di Claire Fontaine in particolare. Per l’artista le citazioni non sono un valore aggiunto ma una forma di disseminazione del sapere in luoghi e contesti spesso inaspettati. Ogni parola della frase di Sciascia “risuona” infatti con il contesto naturale e intellettuale della vigna di Sciaranuova: luogo di coltivazione e di cultura, di produzione vinicola e di messe in scena teatrali; il divertimento e la dispersione sono aspetti giocosi propri del libero gesto creativo, l’acqua della scienza è anche quella che irriga le vigne e ne trasmette i segreti perché diano buoni frutti, gli occhi di chi ne è assetato sono quelli dello spettatore che decifra delle parole blu, posate su una casa rosa nel mezzo di un paesaggio incantato, e si trova a riflettere sulla propria condizione di pensatore nel mezzo della campagna.

Come racconta Claire Fontaine, l’opera «fa riferimento a un passaggio del libro La scomparsa di Majorana nel quale Leonardo Sciascia traccia un ritratto metafisico dello scienziato. Majorana vi appare intento a mettere in scena il suo destino di genio ma anche a volersene sottrarre. Di lui è stato scritto che era tutt’uno con la natura come un’ape o una pianta, ma che poteva anche sfuggirle, che aveva ”un margine, una linea di fuga possibile”. Tuttavia questa fuga al suo destino è qualcosa che fa di lui un essere spettrale anche prima della sua scomparsa, una persona strana: uno straniero. La mancanza di rispetto per l’autorità che esercitava sugli altri grazie al suo sapere si manifestava spesso con atteggiamenti irriverenti che turbavano.»

Il progetto Viaggio in Sicilia #8, è accompagnato da un catalogo bilingue, italiano e inglese, con un’ampia selezione iconografica e i testi di Valentina Bruschi, Donatien Grau – critico d’arte e consigliere della Presidenza dei musei d’Orsay e de l’Orangerie – Vito Planeta e le interviste a Claire Fontaine e alla fotografa del viaggio, Roselena Ramistella.

Claire Fontaine è un’artista collettiva che  nasce a Parigi nel 2004. Prende il nome da una marca di cancelleria molto popolare in Francia, ed è composta da Fulvia Carnevale e James Thornhill, che si definiscono gli “assistenti” di Claire Fontaine, sottolineando l’importanza della collaborazione nella pratica artistica e individuando una crisi della figura dell’Autore. La loro ricerca utilizza vari media, con particolare attenzione all’uso del neon e della parola scritta. I loro lavori nascono da un’analisi delle contraddizioni della società contemporanea. Claire Fontaine è stata finalista nel 2013 del prestigioso Prix Marcel Duchamp e le sue opere sono state presentate in numerose rassegne internazionali. Tra le mostre personali recenti: The Jewish Museum di New York (2013), il Wattis Institute for Contemporary Arts di San Francisco (2013), l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici (2016), la Neuer Berliner Kunstverein (2017), la Städtische Galerie Nordhorn (2018), La Biennale di Shanghai (2018), Le Confort Moderne, Poitiers (2019) e il Palazzo Ducale di Genova (2019).

 

SCHEDA TECNICA

progetto: Planeta Cultura per il Territorio – Viaggio in Sicilia

artista: Claire Fontaine

a cura di: Valentina Bruschi

titolo dell’opera permanente: Ettore Majorana

fotografa: Roselena Ramistella

inaugurazione: venerdì 28 giugno 2019, ore 19.00

indirizzo: tenuta Planeta Sciaranuova, Passopisciaro (Castiglione di Sicilia)

apertura al pubblico: dal 29 giugno solo su appuntamento

telefono: Tel. +39 0925 1955460

email: eventi@planeta.it 

sito web: www.planeta.it/viaggioinsicilia

sito web artista: http://www.clairefontaine.ws/

 

social: #VIS8 #planetawinery #readymadeartist

 

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