Nel 1998 abbiamo fondato la nostra tenuta nella contrada che, non a caso, è da sempre chiamata “Buonivini”. Ci ha entusiasmati l’idea di venire a scoprire il potenziale enologico di questa terra, culla del Nero d’Avola, che dopo una storia secolare restava quasi inespresso nel presente: qui abbiamo affrontato la sfida più faticosa e la più bella, per ridare identità e futuro a un grande territorio vinicolo siciliano.
La bellezza di queste colline, dove i vigneti si aprono tra le distese di mandorli, scendendo verso il mare, ci ha resi responsabili di cercare la massima integrazione nel paesaggio, con il minimo impatto. Sostenibilità e ospitalità in un’atmosfera informale e attenta alla natura, hanno sin dal primo giorno caratterizzato questo progetto, con la nascita della Cantina Invisibile e il restauro del Palmento e delle Case Sparse.
L’esposizione delle morbide colline di Buonivini, le terre bianche e calcaree, l’influsso che sale dall’incrocio dei due mari, creano le condizioni migliori per far crescere le sue viti al meglio e dare vita a grandi vini. Qui Nero d’Avola e Moscato crescono insieme a mandorle, carrubbi e olivi, le piante simbolo dell’ambiente Mediterraneo.