agosto
29
2016

FESTEGGIAMO LA VENTESIMA VENDEMMIA DEL SANTA CECILIA CON UN CONCERTO DELL’ACCADEMIA NAZIONALE

Il maestro Giovanni Bietti e il Trio Dmitrij dedicano Liszt alle popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto

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Santa Cecilia protegge la musica e i musicisti, ma Santa Cecilia è anche il nome della famiglia Planeta e quello che Alessio, Francesca e Santi hanno deciso vent’anni fa di dare dal Nero d’Avola prodotto nella sua patria, il territorio di Noto. Mentre sta per cominciare la ventesima vendemmia del Santa Cecilia, l’azienda ha deciso di celebrarla stringendo un rapporto con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e legando così stabilmente la musica alla tenuta di Buonivini.

Con i filari a fare da quinta, nel cuore dei vigneti, il maestro Giovanni Bietti e il Trio Dmitrij hanno proposto al pubblico di Noto, lo scorso 26 agosto, un programma musicale pensato per dimostrare il legame indissolubile tra la musica e il vino. Henry Domenico Durante al violino, Francesco Alessandro De Felice al violoncello e Michele Sampaolesi al pianoforte hanno eseguito il Premier Trio en Sol di Debussy, la Jazz Suite n. 1 di Šostakovič e il Trio op.100 in Mi bemolle Maggiore di Schubert.

E il Trio Dmitrij, originario di Pesaro, che si è recentemente dedicato alla Musica da Camera originale di Franz Liszt, ha voluto dedicare un improvvisato fuori programma alle popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto eseguendo una delle composizioni che il musicista ugherese scrisse durante i suoi lunghi soggiorni romani.

Dopo Sciaranuova Festival sull’Etna e Santa Cecilia in musica a Noto, i progetti culturali di Planeta proseguono ora con la residenza itinerante per artisti “Viaggio in Sicilia” che prenderà il via il 4 di settembre.

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