giugno
28
2023

Foreingers Everywhere: il titolo della Biennale d’Arte di Venezia è ispirato alle opere di Claire Fontaine, ospiti di Viaggio in Sicilia nel 2019

Gli artisti di Claire Fontaine sono gli autori dell’installazione permanente dedicata a Ettore Majorana, nella nostra tenuta di Sciaranuova

4_Claire Fontaine_Ettore Majorana_2019_Planeta Sciaranuova Etna_foto Andrea Cristaldi

Il titolo della 60ª Biennale Arte “Stranieri ovunque – Foreigners Everywhere”, presentato pochi giorni fa a Venezia, prende spunto da una serie di lavori realizzati a partire dal 2004 dal collettivo Claire Fontaine, di base a Palermo, protagonisti del nostro progetto Viaggio in Sicilia #9, nel 2019.

«All’interno della Biennale Arte 2024 – ha spiegato il curatore Adriano Pedrosa – si parlerà di artisti che sono essi stessi stranieri, immigrati, espatriati, diasporici, émigrés, esiliati e rifugiati, in particolare di coloro che si sono spostati tra il Sud e il Nord del mondo».

L’azienda e la famiglia Planeta colgono questa occasione per congratularsi con Claire Fontaine constatando come la loro ricerca sia sempre capace di essere attuale e universale, locale e globale, allo stesso tempo. Infatti, Ettore Majorana, l’opera permanente che Claire Fontaine ha realizzato per la nostra tenuta di Sciaranuova, un’installazione in neon di 20 metri che si apre a diverse interpretazioni, è anche un omaggio alla figura del celebre fisico il fisico scomparso nel 1938 che amava trascorrere le sue estati da ragazzo nelle proprietà di famiglia, vicino Sciaranuova ed è stato individuato come il genius loci di questo luogo. La frase che si legge in neon, “si divertiva a versar per terra e disperdere l’acqua della scienza sotto gli occhi di coloro che ne erano assetati” fa riferimento a un passaggio del libro, “La scomparsa di Majorana”, nel quale Leonardo Sciascia traccia un ritratto dello scienziato.  Una frase che risuona in maniera particolare se letta tra i nostri vigneti di Carricante, davanti alla valle dell’Alcantara, ed è stata scelta da Claire Fontaine perché, “Majorana vi appare intento a mettere in scena il suo destino di genio ma anche a volersene sottrarre. Di lui è stato scritto che era tutt’uno con la natura come un’ape o una pianta, ma che poteva anche sfuggirle, che aveva ‘un margine, una linea di fuga possibile’. Tuttavia questa fuga al suo destino è qualcosa che fa di lui un essere spettrale anche prima della sua scomparsa, una persona strana: uno straniero”.

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