“Questo Vinitaly 2019 è per noi l’occasione di presentare quasi un nuovo corso della nostra azienda. La prima fase del nostro sviluppo è stata un entusiasmante viaggio durato più di vent’anni. Un’espansione verso cinque diversi territori e denominazioni: Menfi, Vittoria, Noto, l’Etna e Capo Milazzo. Adesso che consideriamo conclusa la prima parte del nostro percorso, vogliamo che la seconda – ed è questo il segno forte e decisivo che desideriamo trasmettere a Verona – veda tutte le nostre energie concentrate in uno sviluppo che vada sempre più in profondità nello studio e nell’interpretazione dei diversi terroirs dove coltiviamo la vigna”.
Alessio, Francesca e Santi Planeta raccontano così la presenza di Planeta al Vinitaly 2019: “Ciò per noi significa che tutte quelle ingenti risorse – sia umane che economiche, di tempo, di energie fisiche e mentali – fino ad oggi dedicate alla ricerca e allo sviluppo di nuove frontiere, da oggi saranno interamente rivolte verso un unico obiettivo: lavorare con pazienza sui dettagli, in vigna come in cantina, per produrre il meglio di quanto ciascuno dei diversi territori e delle diverse varietà può offrire. Eccellere nel Nero d’Avola a Noto con il Santa Cecilia di Buonivini primeggiare con il Mamertino alla Baronia di Capo Milazzo, produrre a Menfi uno Chardonnay di riferimento come il Didacus, e via via nei territori, nelle denominazioni e nelle varietà che sono rientrate nel nostro orizzonte, consolidare un primato qualitativo”.
Le nuove annate che Planeta presenterà al Vinitaly testimoniano già questo nuovo corso: andare sempre più in profondità dell’interpretazione dei territori. E, come recita la strofa, “the best is yet to come”.
Essenziale per misurare i progressi nella qualità è per noi il confronto continuo con tutti gli operatori del settore. Per questa ragione in questa edizione del Vinitaly ci saranno, oltre alle tradizionali degustazioni al banco, degli approfondimenti dedicati che più di tutti contribuiscono a disegnare la mappa – ideale e reale – della presenza di Planeta in Sicilia attraverso Menfi, Vittoria, Noto, l’Etna e Capo Milazzo.
In particolare, ogni giorno alle 11.30 l’enologa Patricia Toth presenterà una selezione di vini capaci di raccontare cos’è oggi la Sicilia di Planeta: in degustazione, con i racconti di chi ha contribuito a produrli, ci saranno Burdese 2014, Dorilli 2016, Allemanda 2018, Eruzione 1614 Carricante 2016 e Nocera 2017.
Tra le grandi nuove annate che arriveranno al Vinitaly, ci sarà – en primeur – anche quella di Didacus 2016: “È – ricorda Alessio Planeta – la terza annata dello Chardonnay che abbiamo dedicato a Diego Planeta. Un vino che consideriamo l’essenza della nostra storia. Solo 7050 bottiglie, figlie della prima vigna che nel 1985 abbiamo piantato sulle sponde del lago Arancio, nella tenuta dell’Ulmo. La nostra visione del vino e della Sicilia come l’abbiamo sempre sognata”.
Tutto questo prenderà vita all’interno di uno stand completamente nuovo, progettato per trasferire a Verona un tassello del paesaggio rurale siciliano e della filosofia con cui Planeta, ricercando soluzioni architettoniche in armonia coi territori, ha sempre cercato di tutelarne unicità e bellezza. Lo stand girerà attorno ad un nuovo progetto visuale, un lungo video realizzato dal regista Marius Mele: il suo sguardo unico restituirà una lettura inedita, luminosa, del tutto contemporanea, dei luoghi di Planeta e del nuovo corso appena intrapreso.
“Un nuovo corso -spiegano ancora Alessio, Francesca e Santi Planeta – in cui l’attenzione alla profondità e al dettaglio non può e non deve limitarsi alla vigna e al vino. Perseguiamo la bellezza su vari fronti, a cominciare dal paesaggio. E siamo davvero fieri di anticipare al Vinitaly un impegnativo e ambizioso accordo strategico con una realtà di assoluta eccellenza come la famiglia Faro e i loro vivai. Abbiamo sposato con grandissimo entusiasmo il tema dell’edizione 2019 di ‘Radicepura’, il garden festival da loro annualmente promosso, che riflette perfettamente la nostra mission in agricoltura: ‘Il Giardino produttivo’. E proprio nel corso di Radicepura comunicheremo in dettaglio i termini di questo accordo strategico.
Il solco è lo stesso che ci ha già portati, ad esempio, a fare proprio lo scorso anno un investimento di medio e lungo termine in olivicoltura, impiantando ben 50 ettari di oliveto (che si sommano ai 100 ettari già in produzione) per la salvaguardia e la valorizzazione dell’oasi naturalistica di Capparrina, nel territorio di Menfi”.
Vino e territorio, paesaggio e cultura sono gli ingredienti della mission che per Planeta si identifica con l’Esperienza Sicilia e che, soprattutto negli ultimi anni, si è concretizzata anche attraverso un’offerta sempre più qualificata nel settore dell’enoturismo e dell’ospitalità.
Un apartment hotel, Palazzo Planeta, pensato per chi voglia dare inizio al proprio “Viaggio in Sicilia” da Palermo. Un wine resort a Menfi – La Foresteria – per una immersione nella natura. Un ristorante – sempre a La Foresteria – dove la tradizione di Casa Planeta e l’opera dello chef angelo Pumilia entrano in dialogo con le stagioni. Infine Ulmo, Buonivini e Sciaranuova, tre aziende per le quali è stata pensata una vera e propria collezione di esperienze, costruite su misura di ogni territorio e di ogni ospite.
Infine, la produzione culturale, con un calendario già definito per il 2019. Il 21 giugno, per il solstizio d’estate, si concluderà l’ottava edizione della residenza nomade per artisti “Viaggio in Sicilia”, che vedrà protagonista il collettivo artistico Clairefontaine. In luglio ci sarà la quinta edizione della rassegna teatrale “Sciaranuova Festival”, nel Teatro in vigna sull’Etna, con un cartellone ricchissimo di nomi importanti, tra i quali spicca quello di Emma Dante. E ad agosto sarà il turno, a Buonivini, della quarta edizione di “Santa Cecilia in musica”, anche quest’anno a cura del Maestro Giovanni Bietti.
Planeta sarà al Vinitaly dal 7 al 10 aprile 2019 al Padiglione 2 Sicilia, stand 34 B / 43 C
Menfi, aprile 2018