Venerdì 28 luglio 2017, h. 19.30
Sciaranuova Festival
Teatro in Vigna, Planeta
TRE-PI – LE FIABE ATROCI DI PALERMO –
di e con Paola Pace da G. Pitrè
con M.Teresa De Sanctis e la piccola Sara Savona
musiche di M.Savona
scene e costumi di F. Lupo e Alessia D’amico
luci di R. Zorzut
Il primo libro per me fu Scurpiddu di Luigi Capuana.
Fu mio padre a regalarmelo, avrò avuto sette anni e mi sembrò un’iniziazione. Ricordo il suo sorriso raro nel porgermi quel mio primo libro.
Lo lessi e mi piacque moltissimo. In seguito scoprii che quando una storia mi appassionava avrei voluto abitarci per sempre e la fine per me era sempre un piccolo lutto.
Più tardi ho abitato il teatro ma la sorte o la natura, che fa lo stesso, mi fecero iniziare con la tragedia greca e mi portarono quasi sempre lungo percorsi drammatici o tragici.
Adesso, con il passare degli anni, penso sia venuta l’ora di recuperare il lato leggero e incantato di questa vita “chiummùsa” (di piombo) e sono stanca di restituire drammi, voglio credere che come l’arte imita la vita mi voglio illudere che avvenga anche il contrario.
Mi sono detta: chissà se navigando in un mare di storie fantastiche e surreali si inneschi un meccanismo magico di ispirazione del diavulùni? Una volta tanto non potrei esser io a suggerire alle forze oscure della terra di rilassarsi e farsi una bella bevuta?
Non credete che il muratore o il contadino lavorino di miglior lena cantando? E i cani in campagna preferiscano dormire tra aiuole fiorite, che il gatto ladro diventi più buono quando è accolto con una ciotola di latte?
E così ho incontrato le fiabe di Giuseppe Pitrè.
Poco tempo fa mi imbattei in questo bellissimo volume uscito da poco per i tipi della Donzelli in occasione del centenario di G. Pitrè.
Mi sono sollazzata moltissimo a leggerlo e mano mano che leggevo segnavo alcune storie che catturavano la mia fantasia. Storie singolarmente feroci e per niente rassicuranti, come se fossero attraversate in modo naturale e scontato da una venatura sanguinaria, violenta, amara, ferita. E contemporaneamente da un sapore vago, surreale, onirico, allucinato, anzi proprio alluppiàto.
Il Pitrè fu un perfetto catalogatore di arti e tradizioni popolari e ogni volta che controllavo la provenienza geografica della fiaba che mi aveva colpito notavo con un certo sogghigno crescente che venivano dal mio stesso luogo d’origine…Palermo…bhè quelle fiabe mi facevano da specchio eh, si, devo dire la verità, ne riconoscevo lo spirito cinico, beffardo, irridente.
Alla fine non mi sembrano affatto favole per bambini, più che altro storie metafisiche che penetrano nel profondo della buia anima panormita. Di fondamentale importanza la condivisione di questo progetto con i Planeta che mi hanno affiancato per tutta l’organizzazione del festival, che si sono entusiasmati come me e hanno deciso di produrlo. Quindi sono felice e orgogliosa che SciaraNuova Festival quest’anno faccia un salto di qualità e diventi anche centro di produzione, in un periodo critico come questo, in cui troppi teatri sono in affanno o chiudono, mi riempie di gioia sapere che qualcuno faccia il salto dello steccato dando una mano fattiva e reale ad un mondo, come quello del teatro, troppo bistrattato.
Lungo il viaggio: l’incontro con la bambina, Sara Savona, dieci anni. In un viaggio in auto, a sentire le storie si sbellicava dalle risate afferrando prontamente lo spirito atroce delle storie, mi è sembrata molto matura, una partner ideale. Poi l’incontro con una nuova compagna, Maria Teresa de Sanctis, buffa e tremenda creatura dei mondi paralleli, lei sì una bambina, con cui si è creato subito intesa.
Altri compagni preziosi: Marcello Savona (che è il papà della bambina così ci bada lui!) alla chitarra e flauti e percussioni e toys (glieli ha rubati alla bambina!) e le scene e costumi di Fabrizio Lupo e Alessia D’Amico, fantastici visionari che popolano la scena di sorprendenti apparizioni, ombre, figure e fantasmi illuminati dalle luci di Roberto Zorzut che con maestria moltiplica i fari e i pesci….insomma il palcoscenico del Teatro in Vigna si trasforma in una nave pirata, mercatino delle fate, castello di “reginotte” imprudenti, sgabuzzino di un Barbablù siculo e inseguendo il “Raccontafiabe” di Capuana che va cercando il Mago Tre-Pi per ottenere fiabe nuove ( …”fiabe nuove non ce n’è più, se n’è perduto il seme” ripetono le fate…), assalteremo festosamente le coste frastagliate di SciaraNuova per fare festa insieme a voi.
Paola Pace
Sciaranuova Festival
Informazioni e prenotazioni
Biglietto singolo per spettacolo € 25 – ridotto € 20 (da 11 a 21 anni)
Abbonamento week end (2 spettacoli) € 40 – ridotto € 30 (da 11 a 21 anni)
Abbonamento Festival (4 spettacoli) € 60 – ridotto € 50 (da 11 a 21 anni)
cultura@planeta.it
Tel. 0925 1955465, 091 327965
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