Dalla prima vigna che abbiamo piantato nel 1985 sulle sponde del lago dell’Ulmo, oggi nasce Didacus: è lo Chardonnay che dedichiamo al fondatore Diego Planeta e che rappresenta l’essenza della nostra storia.
Oltre a portare la memoria di un simbolo, Didacus esprime per noi eleganza e tradizione, famiglia e futuro: racchiude la nostra visione del vino e la Sicilia come l’abbiamo sempre sognata.
Dall’impronta che Diego Planeta ha contribuito a dare al cambiamento della viticoltura siciliana, ha infatti avuto origine anche la nostra storia produttiva: abbiamo infatti viaggiato in Sicilia cercandone una nostra interpretazione attraverso non solo la ricerca sui vitigni autoctoni, compresi quelli ormai dimenticati, ma anche sull’adattabilità di alcuni terroir ad accogliere i vitigni internazionali.
E’ stato proprio così, anzi, che abbiamo cominciato. Nel 1985, abbiamo piantato i primi vigneti attorno al forte dell’Ulmo, dove da cinque secoli si rinnova la storia agricola della nostra famiglia: all’inizio erano una tavolozza di forme e colori, un vero laboratorio in cui abbiamo cominciato le nostre sperimentazioni attraverso microvinificazioni.
In quattro ettari, proprio sul lago, abbiamo dato vita alla nostra prima vigna di Chardonnay: Diego ci spingeva a scommettere fortemente in un futuro diverso, che in verità affondava le radici nelle intuizioni di una viticoltura storica, fino a quella degli Orleans, che con le nobili varietà d’oltralpe coltivate nelle loro terre isolane avevano allietato grandi pranzi in molte corti europee.
Quattro anni dopo, nel 1989, la guida del grande enologo piemontese Carlo Corino – il mago dello Chardonnay nei climi temperati – ci ha aiutati a definire l’identità della nostra produzione, facendone la nostra prima icona: un mito che ancora oggi ci riempie di gioia e soddisfazioni. E’ stato lo Chardonnay, innanzitutto, che ci ha spalancato le porte del mondo, consentendoci poi di far conoscere anche quei vini che nessuno conosceva e che pian piano sono entrati a far parte del nostro disegno.
Sono passati trent’anni da allora e quelle piante, in quella vigna sulle sponde del lago, restano oggi ben distinte e visibili: Didacus nasce dai loro grappoli migliori, selezionati a mano, pressati e avviati alla fermentazione in barriques.
Le prime bottiglie prodotte – esattamente 6996 – nascono dalla vendemmia del 2014, che abbiamo definito “l’annata perfetta” per le condizioni climatiche in tutta la Sicilia e a Menfi in particolare.
“Il mio grande padre Vito, usava chiamarmi in modi diversi. Diego era la normalità, Dieguzzo era per i momenti di grande confidenza, Didacus era per i momenti delle mie non rare intemperanze”, ci ha sempre raccontato Diego. Ecco perché abbiamo dato questo nome al vino che segna il passaggio tra le generazioni e porta nel futuro l’eredità della nostra tradizione agricola, con un approccio che resta guidato dalla creatività e dal coraggio, dalla spinta all’innovazione e alla contaminazione.
Menfi, aprile 2017
Alessio, Francesca e Santi Planeta